Arrivano in Angola e precisamente a NEGAGE , le prime quattro Missionarie che naturalmente sono prese dalla novità di un mondo che affascina per la sua povertà e nello stesso tempo ti commuove nelle sua dignità.
Arrivano in Angola e precisamente a NEGAGE , le prime quattro Missionarie che naturalmente sono prese dalla novità di un mondo che affascina per la sua povertà e nello stesso tempo ti commuove nelle sua dignità. Le nostre sorelle non perdono tempo e si danno da fare per creare relazioni con le persone in genere ma , con il tempo, riescono ad incontrare famiglie e in particolare genitori, bambini e giovani. La loro casa era piccola ma sufficiente per loro in quanto tutte le attività si svolgevano in parrocchia.
La casa è troppo piccola e insieme si decide di costruirne una nuova così si potranno ospitare anche alcune ragazze.
Alla fine anno la casa è quasi pronta9 gennaio 1972 , alle 2:30, si sentì un boato, come lo scoppio di una bombaFino Alle 18:00 vi avevano lavorato gli imbianchini per gli ultimi ritocchi.Sì, un vero disastro:la casa delle Suore era sprofondata.Lascio immaginare a chiunque cosa provarono….. Vennero i tecnici e rilevarono tante misure. Alla fine scoprirono che sotto la costruzione scorreva una falda acquifera.E’ ancora visibile quanto è rimasto della casetta ma nessuno si arrende e dopo tante pratiche burocratiche,tutti gli abitanti dei diversi villaggi si adoperarono per poter ricostruirla su un altro terreno. Il 5 settembre 1973 è pronta la nuova casa e nello stesso giorno arrivano altre missionarie a LUANDA capitale dell’Angola. Sarà la loro .residenza e la loro attività sarà rivolta alle donne per insegnare come cucinare, cucire, lavare, curare ecc. Ci sarà la possibilità di organizzare corsi di alfabetizzazione per creare un circolo di relazioni migliori.
l’Angola è alle porte dell’indipendenza , comincia la fuga e la guerriglia rende impossibile la vita. Il Vescovo decide di andare tutti nella Capitale:una lunga fila di 32 automezzi parte nel pomeriggio scortati da tre comandanti militari.Dopo una ventina di giorni di forzata lontananza riprendono la via del ritorno ma per le nostre Sorelle e’ pronto un altro STOP : la loro casa è occupata dai Cubani e per un bel po’ di tempo le suore devono stabilirsi in una sede provvisoria . Finalmente, dopo varie pressioni .i Cubani se ne vanno , lasciando la casa completamente spoglia.
21 novembre 1976 Le suore, dopo un’ insistente richiesta del Delegato di andare in Delegazione a prestare il loro servizio, accolgono l’invito. Nel luglio 1997 la Delegazione, con il riconoscimento del Governo Angolano,diventa NUNZIATURA APOSTOLICA..23 maggio 1978 : un’altra Comunità deve lasciare la casa e le suore vengono ospitate nella parrocchia di san Francesco.Ma il loro operato continua tra disagi sempre nuovi a cui fa fronte l’amore, il coraggio e la fiducia nel Signore. Non ultimo a chiedere aiuto alle nostre Sorelle è il Governo che manca di insegnanti . Anche in questa situazione dicono il loro SI’ e si donano senza risparmio. Offrono la loro opera, con generosità, nella catechesi, nel canto, nel cucito , in nozioni di igiene nelle visite ai villaggi. Le guerriglie si sono risvegliate, hanno ripreso le lororappresaglie con morti a mazzo e feriti ovunque.A Negage sempre di più si sente la necessità di avere una casa che possa accogliere quanti hanno bisogno del nostro aiuto e una scuola dove i bambini partono dalla Prè e, se si impegnano vanno fino alla 12^.
Nasce a Luanda il 1° di parecchi Progetti: “ PANE E LATTE OGNI GIORNO.“ E’ ACCOLTO CON GIOIA E FAME e dà una certa sicurezza anche per la nutrizione. Abbiamo divulgato il contenuto del progetto , i bambini sono felici perchè tante persone hanno preso parte con i loro sacrifici per rendere la scuola sempre più accogliente
Così, dopo aver liberato il campo dai relitti di guerra, viene posata la 1^ pietra. Circa una cinquantina di persone del posto hanno partecipato con grande impegno alla costruzione della nuova scuola . La sera tornavano nelle loro abitazioni molto stanche ma cariche di soddisfazione perchè in quella scuola sarebbero arrivati i loro figli. Il tutto chiese quasi due anni di lavoro 2002/ 2004 ma la gioia fu grande quando cominciò l’afflusso dei bambini.Parecchi di loro erano orfani per cui le suore hanno cercato e trovato persone dal cuore grande capaci di accogliere questi bambini come genitori veri , senza alcuna differenzaNon è difficile reperire gli alunni, ne arrivano tanti che le suore devono sdoppiare le classi e con due orari alternati.
Un 3° progetto scaturì ancora a Negage dopo aver scoperto un grande flusso d’acqua pulita da una grossa tubatura che poi si perdeva nel terreno. “ ACQUA PULITA PER TUTTI ! ! ! ”. Si progetta un acquedotto
e, dopo aver ricevuto i permessi necessari iniziano gli scavi per le condutture. Anche questo progetto è stato molto apprezzato perchè siamo riusciti a portare l’acqua potabile nella casa delle Suore e delle delle giovani e nella scuola.
Per realizzare questo progetto sono occorsi quasi due anni con una spesa abbastanza elevata specie per il materiale.
Il primo rubinetto ha iniziato a dare acqua il giorno di Natale del 2006 con la gioia che sprizzava su ogni volto. Per tutti sembrava un sogno .
Mentre si lavora a Negage , anche nelle altre Missioni c’è molto da fare
4° Progetto: nasce a UIGE per mettere in sicurezza la nostra casa “DA UN RUDERE AD UNA CASA”
perchè alla base ha una pendenza molto forte che è in pericolo di staccarsi dal terreno. Dopo alcuni mesi la casa è pronta, i giovani sono incantati e felici possono incontrarsi e progettare il loro futuro.
5° progetto : “UNA CASA PER GIOVANI CONSACRATE E STUDENTI” Un’altra necessità sorge dal gruppo di giovani Religiose e giovani studenti che desiderano sperimentare un periodo di vita in Comunità.
E’ una richiesta molto interessante e ci sembra utile coltivarla facendo in modo che abbia un ambiente decoroso e aperto alla luce.
Tutti i progetti sono frutto anche dei sacrifici di tanti AMICI che in Italia pensano a noi con generosità e gioia.
La Provvidenza ha trovato la casa a LUBANGO tramite una signora che, abbastanza anziana cercava di venderla .Dopo qualche giorno di chiarimenti, dato che la casa era composta da due stabili , la Signora desiderava tenere una parte. Nell’altra parte,( da noi acquistata in seguito) ,creare un ambiente di studio e di formazione.
6° progetto LUENA : nel novembre 1995 le suore Figlie di Gesù prendono il loro impegno nella cittadina dove hanno la sede del progetto Luena, creato con molteplici attività :> scuola per i piccoli> scuola di alfabetizzazione > collaborare con i Cooperatori> insegnamento scolastico in carcere> catechesi parrocchiale ( come le altre Comunità )> provvedere la merenda ai piccoli ecc.Una famiglia così si esprimeva : “ E’ commovente vedere come parecchi collaboravano, perchè ritengono la presenza delle suoreun dono e sentono che l’Opera è nata per il bene della Comunità.7° progetto: DA CAPANNE DI PAGLIA A CASETTE IN MATTONI è una richiesta esplicita da parte delle famiglie perchè più volte era successo che una qui, una là si appiccasse il fuoco. Con la presenza di un tecnico, che disegnò la planimetria,fu dedottala possibilità di creare un villaggio con 40 casette . La cosa bella fu di assegnare il terreno , di affidare ad ogni famiglia la costruzione dei mattoni e appena pronti si poteva partire aiutandosi tra famiglie. Con l’aiuto degli AMICI ITALIANI si lanciò un progetto per l’accoglienza delle persone che,ormai terminata la guerra, erano senza nulla e profughi avevano bisogno di un’abitazione. 8° progetto: “ UNA CASA PER I PROFUGHI”. 2008/2012 e seguenti.Dall’Italia arrivano presto alcune prenotazioni diuna o più casette dai mattoni rossi in mezzo al verde.Ciò che completava la casa era la scritta della Famiglia offerente o il nome di una persona cara che era partita per il Cielo. E’ un progetto in fieri perchè sappiamo bene che un rifugiato non ha ancora la sicurezza di una sede fissa.Nel 1801 don Pietro Leonardi,sacerdote veronese ,apre la sua casa ai bambini che trova da soli per la strada ( tempo delle guerre napoleoniche) e li aiuta a crescere in modo sano , li fa studiare o insegna loro un lavoro. In questi anni, noi Suore abbiamo pensato di attivare una struttura simile a quella di don Pietro, vista la realtà di tante bambine e adolescenti abbandonate a se stesse. Ora sono 18 Hanno salvato………….. che stava morendo.Sta bene, ha ripreso anche la scuola ed è feliceLe ultime due arrivate hanno cinque anni e vanno alla prè cioè frequentano la Scuola Materna.In Angola si sono aperte altre due comunità Ongiva e Viana. Sono ai primi mesi ma già hanno fatto presa sul popolo ,favorite dalla una bella capacità di creare relazioni.